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I Sottoprodotti ammessi dal DM Luglio 2012

Il Decreto Ministeriale del luglio 2012 - nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, del regolamento CE n. 1069/2009 del regolamento CE n. 142/2011 - ha indicato e sancito l'elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell’accesso ai meccanismi incentivanti previsti dal decreto stesso.

Sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano

Sono quelli di cui al Regolamento Ce 1069/2009 classificati di Cat. 3 (con specifiche di utilizzo previste nel regolamento stesso e nel regolamento CE n.142/2011) ovverosia:

  • Carcasse e parti di animali macellati non destinati al consumo umano per motivi commerciali;
  • Prodotti di origine animale o prodotti alimentari contenenti prodotti di origine animale non più destinati al consumo umano per motivi commerciali o a causa di problemi di fabbricazione o difetti che non presentano rischi per la salute pubblica o degli animali;
  • Sottoprodotti di origine animale derivanti dalla fabbricazione di prodotti destinati al consumo umano, compresi ciccioli, fanghi da centrifuga o da separatore risultanti dalla lavorazione del latte;
  • Sangue che non presenti alcun sintomo di malattie trasmissibili all’uomo o agli animali;
  • Tessuto adiposo di animali che non presenti alcun sintomo di malattie trasmissibili all’uomo o agli animali;
  • Rifiuti da cucina e ristorazione;
  • Sottoprodotti di animali acquatici;

Sono ammessi anche i sottoprodotti Classificati di Cat. 2 (con specifiche di utilizzo previste nel regolamento stesso e nel regolamento CE n.142/2011), in particolare:

  • Stallatico (escrementi e/o urina di animali, guano non mineralizzato, ecc.);
  • Tubo digerente e suo contenuto;
  • Farine di carne e d’ossa;

Sottoprodotti di origine animale raccolti nell’ambito del trattamento delle acque reflue

In questo caso la norma di riferimento è rappresentata dalle misure di attuazione adottate conformemente all’articolo 27, primo comma, lettera c):

  • Da stabilimenti o impianti che trasformano materiali di categoria 2; o ƒ da macelli diversi da quelli disciplinati dall’articolo 8, lettera e);
  • Tutti i sottoprodotti classificati di categoria 1 ed elencati all’articolo 8 del regolamento CE n. 1069/2009 (con specifiche di utilizzo previste nel regolamento stesso e nel regolamento CE n. 142/2011)

Sottoprodotti provenienti da attività agricola, di allevamento, dalla gestione del verde e da attività forestale

  • Effluenti zootecnici;
  • Paglia;
  • Pula;
  • Stocchi;
  • Fieni e trucioli da lettiera.
  • Residui di campo delle aziende agricole;
  • Sottoprodotti derivati dall’espianto;
  • Sottoprodotti derivati dalla lavorazione dei prodotti forestali;
  • Sottoprodotti derivati dalla gestione del bosco;
  • Potature, ramaglie e residui dalla manutenzione del verde pubblico e privato
  • Sottoprodotti provenienti da attività alimentari ed agroindustriali
  • Sottoprodotti della trasformazione del pomodoro (buccette, bacche fuori misura, ecc.);
  • Sottoprodotti della trasformazione delle olive (sanse, sanse di oliva disoleata, acque di vegetazione);
  • Sottoprodotti della trasformazione dell’uva (vinacce, graspi, ecc.);
  • Sottoprodotti della trasformazione della frutta (condizionamento, sbucciatura, detorsolatura, pastazzo di agrumi, spremitura di pere, mele, pesche, noccioli, gusci, ecc.);
  • Sottoprodotti della trasformazione di ortaggi vari (condizionamento, sbucciatura, confezionamento, ecc.);
  • Sottoprodotti della trasformazione delle barbabietole da zucchero (borlande; melasso; polpe di bietola esauste essiccate, suppressate fresche, suppressate insilate ecc.);
  • Sottoprodotti derivati dalla lavorazione del risone (farinaccio, pula, lolla, ecc.);
  • Sottoprodotti della lavorazione dei cereali (farinaccio, farinetta, crusca, tritello, glutine, amido, semi spezzati, ecc.);
  • Sottoprodotti della lavorazione di frutti e semi oleosi (pannelli di germe di granoturco, lino, vinacciolo, ecc.);
  • Pannello di spremitura di alga;
  • Sottoprodotti dell’industria della panificazione, della pasta alimentare, dell’industria dolciaria (sfridi di pasta, biscotti, altri prodotti da forno, ecc.);
  • Sottoprodotti della torrefazione del caffè;
  • Sottoprodotti della lavorazione della birra.

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